sabato 23 febbraio 2013

Amilcare e la "Sindrome da Foglio Bianco nel framing"

E' un venerdì sera di febbraio.

Fuori nevica, e siccome Florinda abita lontano, ha avvisato i suoi compagni di gioco che non sarebbe potuta essere presente per provare a giocare a Fiasco.
Gianfilippa spulcia il suo scaffare dei manuali, nel suo studiolo, e il manuale di Kagematsu le salta subito all'occhio.
Lo porta dai ragazzi, che, ne frattempo, hanno tirato fuori tutto il necessario per giocare: matite, gomme, post-it color anguria e melone e dadi di tutte le fogge, tenuti ordinati in una scatoletta colorata da caccia&pesca.


Gianfilippa spiega il gioco ai ragazzi.
"E' un gioco in cui io farò un ronin del Giappone medievale che giunge in un villaggio sconvolto da una minaccia. Voi dovrete interpretare le fanciulle del villaggio e, tramite delle scene di corteggiamento, riuscire a farmi innamorare di voi ed ottenere la promessa di sconfiggere la minaccia stessa."


I ragazzi sono entusiasti all'idea e dopo aver letto le regole del gioco procedono con le schede e i giri di scene.
Dopo 4 giri di scene, Amilcare ha la "paura" residua più alta, per cui può fare la scena prima di Rossello.
Gianfilippa, che finora ha sempre mantenuto il privilegio di impostare le scene, si rivolge ad Amilcare con un bel sorriso radioso.
"Ti va di fare tu il framing della scena, Amilcare? Finora li ho sempre fatti io, ma mi piacerebbe capire che cosa mi mettereste davanti tu e Rossello..."


Amilcare è un ragazzo che da sempre ama accettare le sfide.
Ama mettersi in gioco in prima persona.
Sa che che ogni "no" secco pronunciato è un'occasione persa.

Inizia a riflettere, ma niente.
Nulla.
Panico.
Gli sudano le mani e improvvisamente gli sembra che non esista più alcun villaggio.
E' come se la sua fantasia avesse avuto un black out.
Lo ha abbandonato lì, da solo, di fronte ai visi in attesa dei suoi due migliori amici.

Gianfilippa nota subito che c'è qualcosa di strano.
"Amilcare, facciamo così... io e Rossello andiamo in cucina a fare un tè. Così tu ti puoi prendere il tuo tempo per pensarci, ok?"
E così fecero.
Ma un tè non bastò.

Gianfilippa e Rossello quella sera fecero in tempo a preparare (e cuocere!) una bella teglia di biscotti al cioccolato, prima di sentire Amicare esplodere dal salotto con un "Ci sono!".

Ripresi i posti al tavolo, Amilcare prese la parola.
"Fujiko è al pozzo..."
Gianfilippa e Rossello guardavano Amilcare, pendendo dalle sue labbra.
Ma Amilcare non aggiunse altro per cominciare la scena.

Gianfilippa, a quel punto, capì che Amilcare non era davvero in grado di creare una situazione interessante da affrontare.
"Meglio aggiustare un po' questo inizio, Ami, perchè è davvero fiacco... Cosa ne dici di: mentre stai scendendo per la ripida stradina che porta al pozzo, Fujiko, noti che nel prato di campanule bianche che hai ereditato da tua nonna, proprio nel mezzo, è presente una campanula rossa vermiglia. Non avevi mai visto nulla di simile, nei tuoi 18 anni di vita! Quando alzi lo sguardo, vedi che il ronin è di fronte a te, e ti osserva..."


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Povero Amilcare, vediamo di insegnargli a fare un po' di framing interessanti per i propri personaggi!

La "Sindrome da Foglio Bianco" viene a galla quando non si ha ben chiaro che cosa si vuole giocare.

Fare un framing di scena non è per nulla banale. Bisogna dare, in poche frasi, dei chiari "spunti" che possano aiutare i nostri compagni di gioco a "costruire" INSIEME a noi delle trame, delle emozioni e delle situazioni che possano appassionarci.

Molti di voi, se state leggendo questo articolo, saranno consapevoli del concetto di "Play Dumb".
Il "Giocare Sciocco" è davvero fondamentale. Cercare di trovare l'originalità a tutti i costi non è sempre una scelta vincente, anzi, non lo è praticamente mai. Certo, ben venga avere degli spunti e delle illuminazioni geniali, ma se dovessimo giocare cercadoli di continuo, le sessioni diventerebbero pesanti e lentissime.

Ma come si fa a fare un inizio di scena davvero semplice e interessante?
Io faccio così:  descrivo una situazione che tocchi le passioni o gli scopi del mio personaggio (o dei personaggi degli altri).
Lo faccio perchè vorrei che nella scena che andrò a giocare si possa vedere come il mio personaggio affronta la situazione stessa.

Ora, provo a mettere un po' di esempi di framing di scena, divisi tra fiacchi ed efficaci.

Framing Fiacco:
"Quando entri nella stanza vedi che il mio personaggio, Edward, ha uno specchio in mano".

Framing Efficace:
"Quando entri nella stanza noti che il mio personaggio, Edward, tiene tra le mani uno specchietto da cipria. Appena ti vede lo chiude di scatto e se lo infila in tasca, imbarazzato".


Framing Fiacco:
"Il Re accetta di incontrare il mio personaggio nella sala del trono".

 Framing Efficace:
"Il Re ha accettato di ricevere il mio personaggio. Sono arrabbiato, perchè ci sono uomini lungo tutto il perimetro della sala. Ognuno di quei Consiglieri, che mi osserva, mi fa sentire uno straniero a casa mia."


Framing Fiacco:
"Ti connetti alla matrice della Neuroreteglobale e vedi forme geometriche che danzano e flussi di dati che scorrono."

Framing Efficace:
"Ti connetti alla matrice della Neuroreteglobale. Le forme geometriche scorrono veloci attorno a te. I flussi di dati seguono i loro binari. Alcuni di questi ti passano attraverso e mentre senti la scossa della loro energia dei frammenti di dati ti restano piantati nel cervello. Decisamente, non è normale. Ma non ti fa male da nessuna parte."


Framing Fiacco:
"Edward (il mio Piggì), guarda Lizzy. Le sorride."

Framing Efficace:
"Edward (il mio Piggì), aspetta Lizzy all'uscita da scuola. Si mangiucchia un'unghia, e mentre la guarda si vede che è teso. Vuole parlarle del fatto che ha deciso di andare al ballo con Elle invece che con lei."

Insomma, la MIA formula per superare la Sindrome da foglio bianco nel framing è:

Presenta la situazione o il personaggi
o ->
Inserisci un elemento che ti interessa vedere o mostrare nella scena
->
Coinvolgi i personaggi che ritieni interessati.

Io cerco sempre di tenere conto di questi elementi, e credo che possano semplificare anche la vita degli altri.

Altre persone avranno sicuramente altre tecniche per superare questo tipo di blocco.
Se queste persone seguono questo blog e hanno voglia di contribuire, lo possono fare nei commenti e grazie in anticipo!

Che cos'è "Bomboloni Vuoti"?

Nella mia mente vive un gruppo di 4 giocatori di Bomboloni alla Crema che si sono avvicinati da pochissimo ai giochi Indie/NewWave/BomboloniallaCrema/Quellochevepare.

 I loro nomi sono:
- Amilcare 
- Rossello
- Gianfilippa 
- Florinda


Questi giocatori sono pienissimi di buona volontà e vogliono migliorare la loro esperienza del gioco il più possibile!

Per farlo, stanno affrontando un mucchio di piccoli scalini, e, un passetto alla volta, cercano di superare tutte le difficoltà che si pongono loro davanti.

La prossima difficoltà che si troveranno ad affrontare sarà "la sindrome del Foglio Bianco" di Amilcare.


 STAY TUNED.